mercoledì 20 febbraio 2008

Are you really ready for change?

"Siete realmente pronti per il cambiamento?"
Ecco la domada che Obama ha rivolto allo stato del Texas da Houston, nella notte di celebrazione della vittoria nello stato del Wisconsin.
Guardo Obama e la sua corsa alla presidenza e la paragono alla nostra campagna elettorale qui in Italia... quanto invidio gli americani!!!
Noi italiani non siamo ancora pronti al reale cambiamento che vogliono invece gli americani per la loro società.
Ma sono convinto che se Obama andrà alla Casa Bianca, l'ondata di cambiamento investira tutto il mondo, compreso l'Italia.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.informazione.it/a/9a54a962-4c09-4f3b-9e34-c6bde2832c73/9f8e6d82-d78c-4c4b-ada6-23fb96c9ba25/Obama-gaffe-sprint-di-Gasparri-Al-Qaeda-ora-forse-e-piu-contenta?v

...ecco come l'italietta del governo Berlusconi accoglie il Cambiamento! Che vergogna!

Anonimo ha detto...

Il senatore Maurizio Gasparri effettivamente ha detto una frase infelice, ma la vera italietta è mantenere ancora un clima di divisione e separazione.
Destra contro sinistra. Questa è la vera tragedia italiana.
Trasformare la frase infelice di un singolo politico come comportamento generale di tutto un partito non è serio. La sinistra come la destra, deve imparare da Obama cosa significa unità e cambiamento.
Oggi è necessario fare un passo indietro e cambiare noi stessi.

Anonimo ha detto...

http://www.latimes.com/news/politics/la-fg-congrats7-2008nov07,0,572716.story

...vogliamo ancora scherzaci sù?
Forse sarebbe meglio fare un passo avanti, di passi indietro ne abbiamo fatti troppi

Anonimo ha detto...

Il messaggio di Obama è unificante.
Alle continue polemiche tra destra e sinistra, dalle frasi infelici ai manifesti di risposta altrettanto infelici, noi di Italy for Obama rispondiamo con la forza delle parole di Barack:

"E’ la risposta data da giovani e vecchi, ricchi e poveri, democratici e repubblicani, bianchi, neri, ispanici, asiatici, nativi americani, omosessuali, eterosessuali, disabili e non disabili, Americani che hanno lanciato un messaggio al mondo che dice che noi non siamo mai stati solo un insieme di stati blu e stati rossi ma che siamo e saremo sempre gli Stati Uniti d’America. Dobbiamo ricordare che fu un uomo di questo Stato che per primo issò la bandiera del Partito Repubblicano sulla Casa Bianca, un partito fondato sui valori della libertà individuale, dell’autonomia e dell’unità nazionale. Valori che noi tutti condividiamo e sebbene il Partito Democratico abbia ottenuto una grande vittoria oggi noi ci presentiamo con umiltà e con la volontà di ricucire le divisioni che hanno rallentato il nostro progresso. Lincoln disse ad una nazione molto più divisa della nostra: “Non siamo nemici ma amici. La passione che ci anima non potrà spezzare l’affetto che ci unisce.”

Anonimo ha detto...

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